Georgie è una ragazza bellissima, leale ed altruista, protagonista di un cartone animato che suscitò non poche polemiche negli anni '80...
Georgie è una bellissima ragazza, leale ed altruista, protagonista dell’omonimo cartone animato, giunto per la prima volta in Italia nel 1984.
La serie è tratta dal manga (fumetto) di Yumiko Igorashi, che è l’autrice anche di un altro personaggio di successo, Candy Candy.
La storia è ambientata nell’Australia di fine ’800, quando il continente era ancora una colonia inglese e lì venivano condotti i detenuti condannati ai lavori forzati. Tra questi il padre e la madre di Georgie. Proprio Sophie, la madre, in fin di vita dopo essere fuggita da un campo di prigionia, affida la piccola ad un agricoltore, il signor Butman.
La bimba cresce spensierata ed ignara delle sue origini in questa famiglia di modesti contadini, insieme ai due fratelli Abel (impulsivo e passionale) e Arthur (gentile e altruista). Solo la madre adottiva nono riesce ad accettare la piccola, è turbata dalle sue oscure origini e dal timore che, crescendo, la ragazza possa portare scompiglio tra i due fratelli.
Difatti crescendo Arthur e Abel si innamorano della splendida fanciulla e con la morte del padre (proprio per salvare Georgie), il rancore della madre adottiva aumenta.
Il rapporto con la figlia diventa ancora più problematico, la ritiene anche responsabile della morte del marito. Quando i figli fanno a pugni per amore di Georgie, la madre le racconta con profondo astio di essere figlia di un deportato e di averla tenuta con sé solo per amore del defunto marito. Georgie sconvolta da questa verità, mentre scappa di casa cade in un fiume in piena. A salvarla è Arthur, che la porta a casa dello zio Kevin. Georgie decide di lasciare l’Australia e tornare in Inghilterra, per riportare la serenità e la pace in quella che, per molti anni, è stata la sua famiglia.
Anche Abel decide di partire per riportare a casa la ragazza che ama. Solo Arthur resta ad assistere la madre, che morirà dopo poco di crepacuore. Dopo il funerale anche lui parte alla volta dell’Inghilterra, alla disperata ricerca dei due fratelli.
Giunta in Inghilterra, Georgie scoprirà le sue origini: è la figlia del conte Gerald, accusato di aver tramato per assassinare la Regina Vittoria, e per questo deportato in Australia. Georgie incontra anche Lowell, un nobile, di cui si era già innamorata in Australia. Ma il giovane è fidanzato con Elisa e non può venire meno a questo legame deciso dalla famiglia. Decide di scappare con Georgie ma si ammala di tubercolosi e la ragazza, per salvargli la vita, lo riporta a casa da Elisa, l’unica in grado di curarlo, rinunciando per sempre a lui.
Arthur prima e Abel poi, aiutano il padre di Georgie a dimostrare la sua innocenza e a smascherare il vero attentatore. Il cartone finisce con i tre fratelli che decidono di tornare in Australia, nella loro fattoria.
C’è da dire che questo cartone ha subito molte censure e adattamenti rispetto alla serie originale e ancor di più rispetto al fumetto. Questo per venire incontro alle esigenze del pubblico infantile a cui era rivolto. Nonostante ciò, sollevò non poche polemiche per alcune scene di “forte passione”. Ricordate la scena in cui Arthur salva Georgie dal fiume in piena, la ragazza giace nuda sul letto dello zio e il ragazzo le riscalda il corpo gelido (Ecco il primo motivo di scandalo); I baci molto appassionati con Lowell e alcune scene a seno scoperto particolarmente sensuali, suscitarono le critiche di varie associazioni dei genitori, che portarono a nuovi tagli della serie.
Nonostante le critiche, Georgie si rivela un cartone istruttivo, in quanto tutti i personaggi non smettono mai di lottare per i propri sogni, affrontando con coraggio le fatiche e la sofferenza. Anche se, analizzando bene la storia, nessuno dei personaggi realizza il proprio sogno: Georgie perde Lowell, Abel e Arthur non riescono a sposare Georgie, i Butman muoiono presto e il conte Gerald riuscirà solo a conoscerla senza poterci vivere accanto.