"L'attenzione e la guida nella crescita di un bambino faranno di lui un essere felice!"... è la morale di questa bella favola natalizia di Graziella D'Ambrosio, illustrata da Luca Ciancio.
Sulla scrivania di Babbo Natale, c’erano moltissime lettere inviate da bambini di tutto il mondo. Era la vigilia di Natale e c’era un gran lavoro da fare in quel giorno, gli aiutanti di Babbo Natale avevano pochissimo tempo per preparare i doni da mettere nel grande sacco magico, i folletti, avevano dei magici cappucci verdi ed erano indaffaratissimi a confezionare i pacchetti con giocattoli, libri, dolci, trenini, bambole e lettini, costruzioni in plastica e tanti altri doni bellissimi e tanto desiderati.
In un angolo però c’era un folletto in difficoltà, non riusciva a prendere una bellissima scatola di matite colorate, la quale non voleva assolutamente andare nella casa dove era stata indirizzata.
Il folletto, dalla fretta inciampò nella sua lunga barba bianca e come per magia fece cadere la lettera che un bambino aveva mandato nella fabbrica dei giochi. Che strana lettera: c’erano dei disegni in bianco e nero, solo disegni in bianco e nero!
“Strano, stranissimo” disse il folletto sempre più pensieroso. “ Questo è proprio un mistero: la scatola delle matite colorate non vuole farsi prendere, cado sulla lettera con dei disegni in bianco e nero, senza nessuna richiesta poi! Ci penserò un secondo: forse il bambino non sa ancora leggere e scrivere o forse nel suo paese è tutto in bianco e nero, forse i prati sono neri ed il cielo è tutto bianco, o forse il contrario. Mi farò tre nodi alla mia lunga barba se riuscirò a capirci qualcosa!”.
La scatola delle matite colorate si avvicinò al foglio e con garbo gli disse: “Senti foglio, vedo che sei un po’ triste e solo; forse è perché sei senza di noi colori?. Lo sai che i colori danno gioia e armonia a tutto il mondo? Ci hanno inventato per questo! Guarda, ti chiamo l’azzurro e vedrai che cosa farà!”
Il foglio sventolò un poco sul tavolo in segno di riconoscenza e aspettò che la matita colorata facesse il suo degno lavoro: aveva colorato il cielo di azzurro! Poi la scatola chiamò il blu il quale colorò il mare, chiamò il giallo e colorò il sole, chiamò ad uno ad uno tutti gli altri colori che allegramente cantando disegnarono su tutti i fogli che trovarono intorno a loro colorando prati verdi con tantissimi fiori , case, chiesette, animali, laghi, montagne verdi e tantissime altre cose.
Finalmente la scatola dei colori fu soddisfatta per aver aiutato il foglio ad essere più allegro e felice, per aver aiutato il folletto a capire il mistero: il bambino che aveva mandato il foglio in bianco e nero, forse non era un bambino molto felice, forse avrebbe avuto bisogno di più attenzioni e la guida di qualcuno che gli facesse vedere la vita a colori.
Il folletto, come si era ripromesso, si fece tre nodi alla sua lunga barba bianca e riuscì a mettere la scatola delle matite colorate nel pacchetto destinato al bambino che aveva inviato quella lettera con il disegno in bianco e nero.
Babbo Natale come al solito, riempito il sacco magico e caricato sulla slitta trainata dalle renne, partì e come tutti gli anni fu puntuale nel consegnare i regali ai bambini di tutto il mondo.