La pecorella Donatella è la protagonista di questa bella favola di Alida Danieli. Le illustrazioni sono di Daniela Sgarbossa...
In una bellissima fattoria, vicino ad un limpido torrente, viveva la famiglia Felicetti; c’erano mamma Gaia, papà Giocondo e le loro due figlie Serenella ed Allegra.
Purtroppo, però, la famiglia Felicetti era molto povera e l’unico animale che possedevano in fattoria era Donatella, una simpatica e dolce pecorella, amata come un’altra figlia, ma che, di certo, non poteva da sola aiutare i padroni a vivere in serenità e così, giorno dopo giorno, papà e mamma dovevano svolgere qualche lavoretto di fortuna, mentre le piccole Allegra e Serenella restavano a giocare con Donatella.
Una sera, quando le bambine erano ormai coricate nei loro caldi lettini, Donatella sentì che in casa qualcuno stava piangendo.
Piano piano, saltellando, si avvicinò alla finestra e vide che mamma Gaia era molto triste e papà Giocondo cercava di consolarla.
“Oh marito mio” diceva Gaia in lacrime “le bambine tra un po’ cominceranno la scuola e come potremo noi pagare tutto ciò che a loro servirà?”
Donatella si rattristò molto per quello che sentì e decise che, in qualche modo, sarebbe stata lei ad aiutarli.
La mattina seguente, con il sole splendente nel cielo, la pecorella, dopo aver fatto un’abbondante colazione, salutò la famiglia e disse che sarebbe tornata al più presto con la soluzione a tutti loro problemi.
Così facendo si incamminò verso … non si sa dove.
Cammina e saltella, saltella e cammina, Donatella arrivò molto lontano, passeggiare a lungo l’aiutava a farsi venire delle buone idee; ma fin che viaggiava con le zampette e con la fantasia, da lontano vide che si stavano avvicinando delle nubi minacciose, sicuramente di lì a poco sarebbe arrivato un brutto temporale.
“Meglio mettersi al riparo” pensò e così si mise a cercare di qua e di là un posto dove stare rannicchiata al sicuro e all’asciutto, magari sgranocchiando qualche biscotto che la signora Gaia aveva preparato per lei.
Il rumore dei tuoni si stava via via avvicinando e non prometteva niente di buono.
A Donatella sembrava impossibile non riuscire a trovare nessun luogo dove poter ripararsi, ma era proprio così, lungo il cammino c’era solo la strada, distese di prati a destra e a sinistra e il fiumiciattolo che tanto le ricordava la sua casa.
Il temporale era ormai arrivato, tuoni e fulmini illuminavano il cielo e urlavano la loro furia sopra la testolina di Donatella.
La poverina era molto spaventata, correndo cercava aiuto, ma, disorientata, inciampò su una grossa pietra e cadde dentro al fiume.
Belava forte forte, ma nessuno la poteva sentire, poiché, con l’avvicinarsi del temporale, tutti erano tornati alla propria casa.
Oramai la povera pecorella aveva perso le speranze, tutta la sua lana era inzuppata d’acqua e il peso la trascinava sul fondo.
Pensava alla sua famiglia che l’aspettava alla fattoria e a lei che non sarebbe più tornata.
Ma, mentre pensava a queste tristissime cose, vide in lontananza una luce magica; un bellissimo arcobaleno attraversava da una parte all’altra il fiume in cui era caduta e la corrente la stava trascinando proprio verso di lui.
Cercherò di afferrarlo e tirarmi fuori da qui pensò e così radunò tutte le sue forze e quando arrivò vicino all’arcobaleno lo afferrò, riuscendo a tirarsi fuori dall’acqua e a salvarsi.
Il temporale era finito e il sole era tornato a splendere.
Donatella, dopo quello che aveva passato, esausta si addormentò, proprio lì dove si trovava.
Erano passate delle ore e quando aprì gli occhi si trovò circondata da una sacco di persone che mormoravano cose strane.
“Guardate” dicevano “è meravigliosa! La voglio portare alla mia fattoria, farebbe felice i miei bambini”.
“No” diceva un altro “l’ho vista io per primo e sono sicuro che mi farà guadagnare un sacco di soldi!”.
“Cari amici” diceva un altro “tra i due litiganti il terzo gode, questa pecora è un affare e verrà via con me!”.
Donatella non capiva il motivo di tanto interesse, così si avvicinò al fiume per specchiarsi e quello che vide riflesso la lasciò a bocca aperta, stupita e felice.
La sua lana, soffice e bianca si era magicamente tinta dei colori dell’arcobaleno, così capì perché tutti erano incantati.
Il suo cuore scoppiava di colorata felicità.
“Gentili signori” belò Donatella “io appartengo alla famiglia Felicetti, viviamo in una fattoria vicino al fiume, potrete trovare lì la mia preziosa lana da filare e portate i vostri bambini a vedere Donatella la colorata pecorella, sarete i benvenuti!”.
Così facendo si incamminò verso casa, sicura che il futuro della sua famiglia sarebbe cambiato, grazie a lei, infatti, da quel giorno tutti corsero a comprare la sua lana, calda e coloratissima e i bambini si facevano accompagnare alla fattoria per bere il latte della pecora magica.
Donatella ce l’aveva fatta, grazie a lei la famiglia Felicetti, da quel giorno, ritrovò la serenità.
Questo racconto, insieme ad altre storie, fa parte del libro “Giuliva e i suoi amici”, i racconti della fattoria, edito da www.midgard.it