Il Metodo Bruno Munari

"E' quasi impossibile modificare il pensiero di un adulto, per questo, dobbiamo occuparci dei bambini, che saranno gli adulti di domani"...

bruno munari“Siccome è quasi impossibile modificare il pensiero di un adulto, noi ci dovremo occupare dei bambini. Gli uomini e le donne che formeranno la società futura hanno 3, 5, 7 anni… saranno loro gli adulti di domani!

E’ questo il pensiero guida dell’attività di Bruno Munari (1907-1998)

Noto nel nostro Paese soprattutto come artista e designer, meno come autore di libri per bambini, probabilmente, a causa del pregiudizio che avvolge le opere per l’infanzia, considerate appunto infantili e perciò inferiori.

Bruno Munari nasce  a Milano, trascorre l’infanzia nella campagna veneta, “immerso” nella natura con tutti i sensi, ammirando i colori, i profumi… suggestioni potenti che saprà poi trasformare in creazioni artistiche.

“Fin da ragazzo sono stato uno sperimentatore, curioso di vedere cosa si poteva fare con una cosa oltre a quello che si fa normalmente”

Munari BrunoProprio riguardo all’infanzia ha un pensiero preciso: “Durante l’infanzia tutti i ricettori sensoriali sono aperti per ricevere dati: guardare, toccare, sentire i sapori, il caldo, il freddo, il peso e la leggerezza. il morbido e il duro, i colori, le forme… tutto è nuovo, tutto è da imparare e il gioco favorisce la memorizzazione. Poi si diventa adulti, si entra nella “società”, uno alla volta si chiudono i ricettori sensoriali. Non impariamo più niente, usiamo solo la ragione e la parola”.

Raggiunta la maggiore età Munari decide di trasferirsi a Milano, per fare l’artista, comincia ad interessarsi di progettazione e lavora presso studi di grafica, si avvicina al gruppo dei futuristi. Con la nascita del figlio Alberto (1940) comincia ad interessarsi all’infanzia. Si accorse della necessità di dare al figlio libri più adatti di quelli allora in commercio. Da allora papà Munari non si è mai fermato, pubblicando una serie di libri molto innovativi, a cui farà seguito anche la produzione di alcuni giocattoli, come la Scimmietta Zizì (premio Compasso d’Oro nel 1953). La sua fama comincia a diffondersi anche all’estero, negli anni ’50 espone in USA e in Giappone, affascinato dalla cultura di questo paese, imperniata su un giusto equilibrio tra rispetto dei valori umani e produzione.Prelibri_1

“Dobbiamo aiutare i bambini a esercitare tutti i sensi, soprattutto nelle scuole materne dove si usano troppo presto i mezzi pittorici quando invece i bambini vorrebbero continuare ad esplorare”. Nascono così i Prelibri della Danese, i primi libri plurisensoriali per bambini di età prescolare, si tratta di libri-oggetto, senza parole, per bambini che ancora non sanno leggere, ma che si possono scoprire coinvolgendo tutti i sensi… libri “illeggibili”, ma con stimoli visivi, tattili, sonori, termici e materici. Fatti per aiutarli a immaginare, a fantasticare, a essere creativi.Prelibri

munariPiù che un metodo, quello proposto da Munari è un modo di porsi nei confronti dei bambini: l’assenza di una struttura rigida. “Non che cosa fare, ma come”. Il metodo si basa sul fare, affinché i bambini possano esprimersi liberamente senza l’interferenza degli adulti, diventando indipendenti e imparando a risolvere i problemi da soli. Il ruolo degli adulti è quello di un “affettuoso assistente tecnico” che fa vedere come si fa, e non dice che cosa fare.

Munari ha accompagnato la sua attività teorica con l’esperienza didattica dei laboratori, affollatissimi da grandi e piccoli, curiosi di ascoltarlo e vederlo all’opera:

“Con il gioco il bambino partecipa globalmente: se ascolta… dimentica, se vede… ricorda, se fa… capisce”.

 

Redazione

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avatar Articolo scritto da Redazione il 27/01/2020
Categoria/e: Approfondimenti, Primo Piano, Rubriche.



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