Mimì Ayuhara è una studentessa appassionata di pallavolo, protagonista del cartone animato "Mimì e la nazionale di pallavolo", giunto in Italia nel 1981...
Mimì Ayuhara è una studentessa di ginnasio appassionata di pallavolo, sport che l’ha aiutata a guarire quand’era piccola da alcuni problemi di salute. E’ la protagonista del cartone animato “Mimì e la nazionale di pallavolo”, prodotto nel 1969 dalla Tokyo Movie Shinsha e giunto per la prima volta in Italia nel 1981, con il titolo “Quella magnifica dozzina”. La serie è tratta dal manga (fumetto) di Urano Chikako, considerata una delle fondatrici del genere “shoio”, cioè destinato ad un pubblico femminile.
La storia è ambientata all’inizio degli anni ’70, come detto Mimì è una studentessa e riesce ad entrare nella squadra di pallavolo della sua scuola, il Fujimi. Grazie alle sue straordinarie capacità viene scelta come capitano e, insieme alla sua amica Midori, porterà per ben due volte la squadra in finale nel torneo scolastico nazionale. Successivamente, sempre insieme a Midori, entra a far parte della squadra nazionale giovanile, partecipando al Campionato Mondiale negli Stati Uniti, nel quale il Giappone si aggiudica il secondo posto, dietro l’Unione Sovietica.
Ritornata in Giappone, conquista per due volte il titolo nazionale con la squadra del Fujimi e viene convocata nella nazionale maggiore per il Campionato Mondiale in Bulgaria. Il Giappone arriva in finale e, in una durissima partita, vince contro l’Unione Sovietica e Mimì viene proclamata la migliore giocatrice del torneo.
C’è da dire che a differenza dell’altra celebre serie dedicata a questo sport “Mila e Shiro, due cuori nella pallavolo”, questo cartone ha un tono molto più serio. La storia di Mimì in alcuni momenti sfiora la tragedia e il dramma, trattando anche temi particolari come quello della morte: quando in un incidente, mentre si recava a vedere la partita, muore il fidanzato Sutomo, facendo sprofondare la ragazza in un abisso depressivo. Anche l’idea generale dello sport, vissuto con sacrificio e totale dedizione, sottoponendosi a durissimi allenamenti. In “Mila e Shiro” invece il tono è più ironico e divertente, tuttavia nell’adattamento italiano è stato creato un legame tra le due serie, che non esiste nell’originale giapponese: da noi infatti, Mila viene presentata come la cugina di Mimì Ayuhara.
Altra curiosità di questo cartone riguarda le azioni di gioco “sovraumane”, non attuabili nella realtà, come le azioni di calcio di “Holly e Benji”, qui assistiamo all’attacco “invisibile” con la palla che scompare, a salti mortali, alla schiacciata “tornado” ecc.
Malgrado queste “esagerazioni”, Mimì è un personaggio molto positivo che manifesta un profondo senso di lealtà e amicizia nei confronti delle avversarie, riuscendo a superare le difficoltà, gli inganni e le prepotenze con coraggio e forza di volontà.