Un racconto illustrato molto bello, per spiegare ai bambini questi giorni di forzata clausura...
C’era una volta una famiglia che viveva in una tranquilla cittadina.Le due bambine, Valentina e Serena, la mattina andavano a scuola.
Quando tornavano, andavano spesso al parco a giocare con gli altri bambini del quartiere. Un giorno però, i genitori di Serena e Valentina erano tristi e fecero un discorso molto serio.
-Bambine – disse la mamma - purtroppo per qualche giorno non potremo uscire!
- Anche se non si vede guardando fuori dalla finestra, in giro c’è qualcosa che può fare molto male alle persone. E il trucco per farlo sparire è stare tutti, ma proprio tutti, chiusi in casa!
Non dovete avere paura – continuò il papà - perché se staremo dentro casa, saremo protetti e proteggeremo anche gli altri. E’ come se fossimo in un’astronave nello spazio, come in quella storia che abbiamo letto, ricordate?
E adesso partiamo per un viaggio bellissimo nella nostra Casastronave!
Tutte le famiglie del mondo stavano partendo per lo stesso viaggio. Ognuna faceva la propria parte stando nella propria Casastronave, perché tutti fossero al sicuro.
Da quel giorno, le regole della Casastronave cambiarono un pochino. Per esempio, quando i genitori cucinavano delle verdure e le mettevano in tavola, le bambine dovevano per forza assaggiarle tutte. Prima della partenza della Casastronave, invece, riuscivano sempre a convincere i genitori a preparare anche altro da mangiare.
- In questa Casastronave – spiegava la mamma – dobbiamo stare più attenti al cibo, e quindi tutti dobbiamo mangiare quello che cuciniamo!
La regola più fastidiosa, però, era che non si poteva più andare al parco, né invitare gli amici a casa. A volte Valentina e Serena sentivano tanto la nostalgia dei loro amici. Gli dispiaceva non giocare con loro oppure non potersi rincorrere e abbracciare.
- Purtroppo, nella Casastronave non possiamo fare entrare nessuno e non possiamo uscire se non abbiamo proprio bisogno! – spiegò il papà. Le bambine si rattristarono ancora di più.
- Però – disse la mamma – noi quattro in questi giorni stiamo passando tantissimo tempo insieme. Da quando la Casastronave è partita, abbiamo giocato tante volte a quel gioco di società che vi piace e l’altro giorno abbiamo passato tutto il pomeriggio a dipingere. A proposito: questa Casastronave ha bisogno di una bandiera : vi va di disegnarla?
Felicissimi, tutti e quattro si misero a dipingere una bandiera dove c’erano tanti colori e dove Valentina, con l’aiuto della mamma, scrisse:
“Andrà tutto bene”
I giorni passavano e il viaggio continuava. Anche se qualche volta si annoiavano, le bambine si erano ormai abituate a rispettare le nuove regole, compresa quella delle verdure! Ogni tanto, la mamma e il papà si incantavano davanti al cellulare o alla televisione, ascoltando notizie che circolavano su quello che c’era fuori…Sembravano molto preoccupati e spaventati.
Per fortuna, la tristezza e la noia passavano in fretta facendo cose mai fatte prima. Una sera, per dirne una, guardarono un film tutti insieme sul divano, mangiando popcorn e andarono a letto tardissimo, come i grandi!
C’era però una regola che le bambine proprio non capivano: non potevano più andare in una camera di casa dove, ogni giorno, il papà e la mamma, a turno si rintanavano per ore e ore. Un giorno mentre la mamma era distratta, le bambine sbirciarono dentro e videro il papà impegnato davanti al computer. La piccola Serena dimenticandosi del divieto, aprì la porta e corse ad abbracciarlo.
- Cosa fai papà? – gli chiese insistentemente. Il papà rispose:
- Sto guidando questa Casastronave e sto progettando il mondo bellissimo che troveremo alla fine di questo viaggio!
Era proprio vero! Pochi giorni dopo, la Casastronave atterrò, e il mondo sembrava in tutto e per tutto quello che conoscevano. La vita tornò presto alla normalità: i genitori andarono a lavoro e le bambine a scuola. Però… tutto era anche diverso! Le persone apparivano più serene e attente agli altri, il parco più grande, bello e divertente. Gli amici sembravano più simpatici e abbracciarli era bellissimo.
Era come se lo stare lontani avesse avvicinato tutti.
Una sera, mentre tutta la famiglia era di nuovo riunita nella Casastronave, Serena disse:
- Sono contenta che siamo finalmente atterrati ma tutto sommato… è stato proprio un bel viaggio!
Dedicato a tutti coloro che stanno facendo in modo che questo viaggio sia il più sereno possibile.
www.casastronave.it