Il cantautore Max Gazzè ha scritto una canzone ispirata a questa bella leggenda...
Tanti anni fa l’attuale città di Vieste, sulla costa pugliese, era solo un villaggio di pescatori, che vivevano capanne vicino al mare, per facilitare il trasporto del pescato dalle loro barche.
Tra questi pescatori, spiccava per la sua forza e bellezza, il giovane Pizzomunno. Tutte le ragazze del villaggio non avevano occhi e attenzioni che per lui. Alto, affascinante, di buon animo, non si faceva irretire dal loro corteggiamento. Il suo cuore era solo per il mare, che solcava ogni giorno con la sua barca, e per Cristalda, la più bella del villaggio: i capelli biondi come il sole, la pelle color delle rose e gli occhi del colore del mare.
Anche il cuore della fanciulla era solo per lui. I due si vedevano stringersi in riva al mare tutte le sere; quando Pizzomunno rientrava con la sua barca, Cristalda era lì ad aspettarlo.
Un amore indissolubile che suscitava invidia nelle ragazze del villaggio… e non solo.
Pizzomunno ogni giorno affrontava il mare con la sua barca e puntualmente le Sirene emergevano dai flutti marini per intonare dolci canti in onore del pescatore. Le creature marine non si limitavano a cantare, ma gli offrirono diverse volte l’immortalità se lui avesse accettato di diventare il loro re e amante.
Ma l’amore che legava il giovane a Cristalda era così forte da resistere ai tranelli delle Sirene e tornare sempre a casa sano e salvo.
Quando se ne stava seduto sulla spiaggia abbracciato a Cristalda, durante le calme notti d’estate, al solo sentire il canto delle Sirene in lontananza, Pizzomunno le compativa. Ma l’ira di una Sirena non si può compatire, si può solo temere.
Rifiutate, le Sirene decisero che il suo affronto andava punito ed escogitarono una terribile vendetta, per porre per sempre fine all’amore tra i due amanti.
Una notte, come tante altre, i due innamorati se ne stavano abbracciati in riva al mare a guardare le stelle; le Sirene si avvicinarono e, con un guizzo strapparono con la forza la bella Cristalda dalle braccia di lui, trascinandola con loro in fondo al mare.
Invano Pizzomunno si lanciò all’inseguimento delle Sirene, la disperazione per aver perso Cristalda lo assalì e alla fine si pietrificò, trasformandosi per sempre in quell’imponente, bianco faraglione davanti alla spiaggia di Vieste, che porta ancora oggi il suo nome.
L’improvvisa trasformazione del giovane colpì profondamente le Sirene, che si resero conto del dolore che avevano provocato e s’impietosirono di fronte alla forza di un simile amore. Così concessero loro di potersi riabbracciare di nuovo, ma soltanto per una notte, ogni cento anni.
Da allora ogni cento anni, e per una notte soltanto, Pizzomunno ritorna umano e Cristalda riemerge dagli abissi del mare, in modo da potersi riabbracciare sulla loro amata spiaggia.