Bea è una mosca saggia, nata dalla fantasia di Ilaria Rucco, pronta a fornire utili consigli ad un fiore e non solo...
Bea è una mosca saggia, nata dalla fantasia di Ilaria Rucco, pronta a fornire utili consigli ad un fiore e non solo…
C’era una volta, in un bosco lontano, un piccolo campo di fiori, a guardarlo dall’alto sembrava davvero un grande arcobaleno.
Un giorno mentre la mosca Cloe volava su questo campo, udì un pianto. Decise così di avvicinarsi per capire chi piangesse. Rimase sorpresa nel vedere che quel pianto proveniva proprio dal fiore più bello.
«Perché piangi piccolo fiore?» chiese curiosa la mosca.
«Perché tutti mi prendono in giro per il mio nome».
«E cos’avrebbe di strano il tuo nome?»
«Mi chiamo Barba di becco» rispose tristemente.
«Ma lo sai che invece sei il fiore più bello di tutto il campo?»
Questo elogio, però, non consolò il piccolo fiore, che veniva escluso da tutti gli altri, e per questo si sentiva sempre solo.
«Per colpa del mio nome, io non ho amici, ma se vuoi puoi esserlo tu mosca, qual è il tuo nome?»
«Mi chiamo Cloe e sì, sarò una tua amica».
«Delle mosche si dice che siano sagge, se vuoi ogni volta che voli su questo campo puoi fermarti a parlare con me e raccontarmi qualche storia».
«Ci sto! Anzi, te ne racconto subito una che riguarda gli esseri umani. Per loro le cose non sono diverse da quelle che accadono qui, le persone vengono escluse, o derise per dettagli insignificanti, per qualcosa che li rende diversi, come un colore di capelli, l’essere troppo alti, o troppo bassi, l’avere un nome comune o un nome raro. Per cui non piangere più per il tuo nome, ma la prossima volta rispondi a chi ti deride, che sei una delle specie più rare, e non per questo ti credi superiore».
Il piccolo fiore al sentire queste parole smise di piangere.
«Lascia perdere chi non ti vuole essere amico solo per invidia» aggiunse infine la mosca prima di volare via.
Da quel giorno, grazie a Cloe, Barba di becco non si vergognò più di dire il suo nome a chi glielo chiedeva.