Un asino coraggioso è il protagonista di questa bellissima fiaba...
Molto tempo fa, nel bel mezzo del deserto, viveva un asinello che si chiamava Chaki. Apparteneva ad una povera famiglia che possedeva soltanto una terra arida e polverosa. Ma quel poco che aveva da mangiare lo divideva scrupolosamente con Chaki.
Tre volte al giorno, Alì, il figlio più piccolo, legava due secchi sulla groppa di Chaki e lo conduceva al pozzo che era piuttosto lontano, per rifornirsi d’acqua. Mentre camminavano Alì chiacchierava allegramente con Chaki, ma gli altri ragazzi lo deridevano:
- Ehi, Alì! Parli sempre con il ciuco, eh? Ma non lo sai che gli asini sono stupidi… ma proprio stupidi, stupidi?
Alì strofinava le orecchie di Chaki e gli sussurrava:
- Non li ascoltare.
Poi un giorno Alì fece solo due viaggi con i secchi e quella sera l’abbeveratoio di Chaki era mezzo vuoto. Due giorni dopo fecero un solo viaggio al pozzo.
- Il pozzo si sta asciugando – spiegò Alì – Dicono che fra qualche giorno non ci sarà più nemmeno una goccia d’acqua e allora sarà la fine per tutti noi. Queste terre sono così aride…
Quella sera Alì era così preoccupato che si dimenticò di legare la catena di Chaki al muro di casa.
Quando l’intero villaggio si fu addormentato, l’asinello pensò di fare qualcosa e ricordò di aver sentito Alì parlare di una cosa chiamata Mare, fatta completamente di acqua.
Si mise subito in cammino. Non sapeva bene che direzione prendere, ma camminò un’ora dopo l’altra, il villaggio era ormai lontano ma cocciutamente continuava a procedere, senza cibo né acqua, nel caldo del giorno e nel freddo della notte. Era allo stremo delle forze ma andava avanti, deciso a raggiungere il Mare e portarlo a casa.
Dopo alcuni giorni vide improvvisamente davanti a lui un uomo accasciato per terra che si lamentava. Vestiva abiti finissimi e aveva le dita cariche di anelli d’oro.
- Amico! – lo chiamò – aiutami a raggiungere il mio palazzo e non te ne pentirai.
Chaki sapeva di non avere la forza per portare l’uomo in groppa, ma non poteva lasciarlo lì. Così si inginocchiò e l’uomo ferito riuscì a salire. Chaki riprese il cammino barcollando.
Mentre camminava l’uomo recuperò gran parte delle sue forze e cominciò a parlare a Chaki:
- Forse ti posso sembrare debole, ma nella mia città io sono un Re molto potente. Sono stato assalito dai banditi che mi hanno creduto morto. Ma tu mi hai trovato, amico, mi hai salvato e io non lo dimenticherò.
Malgrado non avessero acqua né cibo, l’uomo e l’asinello tirarono avanti finché in lontananza non si profilò la sagoma di una città.
- Keftalia! Casa mia!
La gente stupefatta corse a vedere il Re che passava a dorso di un mulo. Ma il Re non volle fermarsi a parlare con nessuno. Guidò l’asino fino alle porte del palazzo, dove si fermarono per bere alla fontana.
La moglie del Re lo ricevette con lacrime di gioia e i dottori si diedero un gran daffare intorno a lui. Poi il Re disse:
- Mandate nei miei appartamenti cibo e bevande sufficienti per un uomo e per un asino. E collocate vicino al mio, un altro letto, con lenzuola di seta, per un amico.
Il giorno dopo il Re donò a Chaki una sella bianca con le insegne regali ricamate nei quattro angoli. Poi lo condusse in un luogo segreto, nel retro del palazzo, dove viveva il mago Melchiorre.
- Melchiorre sa tutto e mi ha detto che tu stai cercando il mare per portarlo al tuo villaggio nel deserto.
Il mago si appartò in un angolo oscuro della stanza e dopo pochi minuti riapparve con in mano due secchi:
- In ognuno di questi secchi c’è più acqua che nel vasto mare.
Ne versò uno sul pavimento di pietra, ma il secchio si riempì nuovamente fino all’orlo.
- Questi secchi per noi sono preziosi. Ma tu mi hai salvato la vita, i secchi sono tuoi. Puoi tornare a casa portandoli con te.
Chaki salutò e ringraziò gli amici, poi ripartì.
Il viaggio di ritorno fu facile. Chaki disponeva di tutta l’acqua di cui aveva bisogno. Quando finalmente arrivò in vista del villaggio vide che gli alberi erano secchi e non scorse nessun segno di vita.
Raggiunse velocemente la sua vecchia casa e ragliò fuori dalla porta. Dal di dentro apparve Alì con le labbra bianche e screpolate.
- Chaki! Ci hai portato l’acqua!
Tutta la famiglia bevve a sazietà pensando che almeno avrebbe potuto sopravvivere un altro giorno. Ma rimasero senza parole quando videro che il secchio si riempiva di nuovo da solo. Da allora ebbero tutta l’acqua che volevano. E se visitate il villaggio oggi, troverete due laghi che non si asciugano mai. La gente dice che in fondo ad ogni lago c’è un secchio magico. E nella piazza della città rinata c’è la statua di un asinello.