Un cane particolarmente avido è il protagonista di questa bella favola...
Un giorno un cane entrò nel negozio di un macellaio e rubò un enorme osso succulento. Stava per uscire inosservato dalla porta, quando il macellaio lo vide e gli gridò:
- Mascalzone, vieni subito qui!
Il cane non stette a sentire. Cominciò a correre giù per la collina, oltre uno steccato e via per la campagna. Corse così forte e così lontano, che dopo un po’ era stanco morto.
- Bisogna… bisogna che mi riposi un po’! – ansimò mentre arrivava a un ponticello che traversava un ruscello.
E si accinse a traversare il ponte.
- Che bell’acqua fresca – pensò guardando sotto di sé – Proprio quello che ci vuole per un cane accaldato e assetato.
Improvvisamente gli occhi gli saltarono quasi fuori dalla testa.
- Questa si che è bella! C’è un cane buffissimo laggiù e ha un osso ancor più grosso del mio.
- Dopo tutto quello che ho passato, mi merito l’osso più grosso. E lo avrò!
Aprì la bocca in un ringhio minaccioso e subito si sentì un grande “splash”.
L’osso gli era caduto di bocca e si era perso nell’acqua.
Quando le acque si calmarono vide che anche il cane del fiume aveva perduto il suo osso.
- Oh no! – piagnucolò – Era solo il mio riflesso!
Ma come ho fatto a essere così stupido? E così avido?
Ora non ho né il mio osso né quell’altro!