"Certi uomini con parole proclamano nobili propositi, ma poi, nei fatti, non si comportano bene"... è la morale di questa antica favola di Esopo...
C’era una volta una volpe che veniva inseguita dai cacciatori. Mentre correva incontrò un taglialegna a cui chiese di mostrarle un nascondiglio che le salvasse la vita. Il boscaiolo le mostrò la sua capanna e in men che non si dica, la volpe entrò nella baracca e chiuse subito la porta alle sue spalle.
Dopo un po’ sopraggiunsero i cacciatori che chiesero al tagliaboschi se per caso avesse visto una volpe che girava da quelle parti. A voce alta, l’uomo rispose che non aveva veduto nessuna volpe, ma intanto che parlava, indicava con il dito la capanna. I cacciatori però non compresero il gesto dello spaccalegna e, dando credito alle sue parole, andarono via a cercare la volpe da un’altra parte.
Una volta che i cacciatori si furono allontanati, la volpe uscì fuori dalla capanna e si avviò per andarsene senza dire una parola, ma il taglialegna la rimproverò dicendo “Che ingrata che sei, mi lasci così, senza nemmeno un ringraziamento per averti salvato la vita.”
La volpe si voltò e con tono pesante rispose: “Non avrei certo mancato di ringraziarti se soltanto i tuoi gesti con le mani fossero stati corretti come le tue parole. Ma tu hai scelto di tradirmi pensando forse che io non ti vedessi.“