Il mandorlo è un albero bellissimo che già a marzo si veste in festa con i suoi meravigliosi fiori. Secondo un’antica leggenda, nacque da una sfortunata e commovente storia d'amore...
Il mandorlo è un albero bellissimo che già a marzo si veste in festa con i suoi meravigliosi fiori, è il primo albero a fiorire e proprio per questo è simbolo di rinascita e di resurrezione.
Preannuncia la bella stagione che sta per arrivare e fiorisce così, come all’improvviso ad annunciare che il gelo e il buio dell’inverno è ormai al termine. I suoi rami sembrano innalzarsi al cielo per dare il benvenuto festosi e profumati alla primavera imminente.
Nella mitologia greca il significato del mandorlo è attribuito alla speranza e alla costanza e i suoi semi commestibili, le mandorle, sono da sempre considerati divini perchè protettori della verità (il loro guscio forte e duro custodisce il seme-verità conoscibile solo se si riesce a spaccare la scorza).
La dea Atena impietosita dalla storia degli innamorati trasformò Fillide in un mandorlo e quando Acamante, in realtà ancora in vita, venne a conoscenza di questa trasformazione, si recò nel luogo dove c’era l’albero e lo abbracciò con amore e con dolore. Fillide sentì quell’abbraccio e, in cambio, fece spuntare dai nudi rami dei piccoli fiori bianchi. Ancora oggi, l’abbraccio fra i due innamorati è visibile in primavera, quando i rami dei mandorli fioriscono, a testimoniare l’amore eterno dei due giovani.
I fiori di mandorlo sono i primi a sbocciare in primavera e talvolta nel tardo inverno. Per questo simboleggiano la speranza, oltre che il ritorno in vita della natura ma, sfiorendo nell’arco di un breve lasso di tempo, rappresentano anche la delicatezza e la fragilità.
In Sardegna il periodo della fioritura veniva, in passato, ritenuto propizio, tanto da coincidere con la stagione dei fidanzamenti: antichi riti e pratiche magiche dell’isola includono un elisir d’amore a base di fiori di mandorlo, da offrire in dono all’oggetto del proprio desiderio.