Dalla mitologia greca arriva questo racconto che spiega l'origine del ragno e della sua ragnatela...
Aracne era una giovane e brava tessitrice che viveva in Lidia. Un giorno le Ninfe del bosco si recarono a farle visita e, stupefatte le chiesero:
- Chi ti ha insegnato a lavorare in un modo così perfetto? Forse la dea Minerva?
- No davvero! – rispose la fanciulla orgogliosamente. - Ho imparato tutto da me. Credo anzi di saper tessere meglio della dea, e sarei felice se potessi gareggiare con lei.
Subito apparve Minerva.
- Eccomi, Aracne, sono qui! Mi hai sfidato, e io accetto la sfida. Incominciamo a tessere!
La dea sedette dinanzi a un telaio d’oro, apparso misteriosamente, e la fanciulla si mise dinanzi al suo. Per tre giorni e tre notti, senza posa, le due tessitrici lavorarono. Minerva rappresentò sulla tela il monte Olimpo, con la reggia di padre Giove e con tutte le divinità; Aracne raffigurò invece alcuni episodi di caccia. Tutti e due i lavori erano meravigliosi, ma il ricamo di Minerva splendeva di una luce divina.
- Aracne, tu sei una creatura di questo mondo e non puoi gareggiare con gli dèi – disse Minerva con voce severa. – Sei stata troppo orgogliosa e devo punirti.
La toccò con la punta della sua lancia e la fanciulla diventò piccina piccina, poi le spuntarono quattro paia di zampe pelose.
La dea l’aveva trasformata in ragno, che da quel giorno tesse la sua brutta tela.