La magia del film "Bambi": i personaggi, la storia e le curiosità
Bambi è un cerbiatto dalla coda bianca protagonista dell’omonimo film, prodotto da Walt Disney nel 1942. Tratto dal libro “Bambi, la vita di un capriolo” dell’autore austriaco Felix Salten, uscì nelle sale americane durante la seconda guerra mondiale, per questo motivo arrivò in Italia solo nel 1948. In senso cronologico è il quinto Film Classico realizzato dalla Disney e una recente classifica lo ha inserito al terzo posto tra tutti i film di animazione prodotti fino ad oggi.
Bambi, come detto, è un cerbiatto che viene alla luce nella foresta, cresce molto attaccato a sua madre, con cui passa sempre il tempo: è curioso e indagatore, chiede spesso del mondo che lo circonda e viene ammonito sui pericoli della vita dall’amorevole madre. Presto fa amicizia con Tamburino, un energico coniglietto che gli insegna a camminare e parlare, si chiama così poiché ha l’abitudine di tamburellare sul terreno con la zampa; altri amici sono: Fiore, un cucciolo di puzzola, così chiamato perché Bambi inizialmente lo scambia per un fiore; Faline, cerbiatta innamorata di Bambi che alla fine del film partorisce due gemelli; Amico Gufo, il saggio gufo, amico di tutti gli animali della foresta.
Durante il primo inverno di Bambi, la madre viene colpita e uccisa da un cacciatore di cervi durante il tentativo di aiutare il figlio a trovare il cibo, lasciando il piccolo cerbiatto triste e solo, entra allora in scena il padre, il Grande Principe della foresta, che si occuperà di allevarlo, lo aiuterà durante l’incendio della foresta e alla fine del film gli cede il suo posto di Grande Principe: sarà Bambi a vegliare sulla foresta e a proteggere gli animali dai pericoli dell’uomo.
Walt Disney in questo film tentò di ottenere dettagli realistici, per questo fine gli animatori studiarono accuratamente la struttura e il movimento degli animali: un piccolo zoo venne istituito presso lo Studio in modo che gli animatori potessero osservare a distanza ravvicinata conigli, anatre, gufi, puzzole… c’era anche una coppia di cerbiatti che chiamarono Bambi e Faline. Si passava dalla stilizzazione delle animazioni di Topolino a movimenti realistici e naturali dei personaggi di Bambi.
Anche per gli sfondi furono studi particolareggiati, i disegnatori trascorsero settimane nelle foreste del Vermont, disegnando e fotografando ambienti naturali: era importante creare scenari che non avessero molti dettagli, per non distogliere l’attenzione dai personaggi, fu preferito quindi uno stile “impressionistico” con immagini più definite al centro e meno sui bordi.