Il lato oscuro delle favole

Nei testi originali di alcune fiabe classiche sono presenti delle parti oscure e crude. Leggete questo interessante articolo...

Nei testi originali di alcune fiabe classiche sono presenti delle parti oscure e crude. Proprio così!…le favole, in origine, non erano destinate esclusivamente ai bambini; erano raccontate e tramandate nella comunità come momento di condivisione. Erano una spiegazione generale della vita, con tutti gli elementi che la caratterizzano, anche la crudeltà: una forma di educazione alla realtà, che spesso era, ed è, anche crudele e violenta.

Solo nell’ultimo secolo sono diventate “un modo per intrattenere solo i bambini” ed alcuni contenuti sono stati ammorbiditi perché ritenuti troppo pesanti e poco infantili.

BiancaneveE’ il caso della più classica delle fiabe: Biancaneve. Il testo originale dei fratelli Grimm prevedeva, prima della famosa mela avvelenata, altre torture per la povera ragazza. Infatti la strega, prima le strinse un nastro in vita e i nani la liberarono, poi con un pettine avvelenato le pettinò i capelli, ma anche stavolta i nani la salvarono togliendo il pettine. Noi però conosciamo questa favola soprattutto attraverso la trasposizione della Disney, che è stata notevolmente alleggerita nei contenuti cruenti. Come il finale, che nel testo originale prevedeva una vera e propria tortura per  la regina malvagia: le vengono calzate scarpe di ferro bollenti!

CenerentolaAltro caso è la fiaba di Cenerentola. Nella versione originale non esisteva alcun topolino, nessuna fatina, ma un alberello piantato sulla tomba della madre, al quale Cenerentola chiede un abito per la festa. Inoltre non scappa a mezzanotte perché le era stato imposto, ma per tornare a casa prima che arrivassero la matrigna e le sorellastre. La festa al castello poi, si svolgeva per tre giorni: i primi due Cenerentola fugge senza problemi, il terzo perde la sua scarpina che era d’oro e non di cristallo. Ma il principe la va a cercare ed è qui la parte più cruda della favola. La matrigna infatti, escogita uno stratagemma perché i piedi delle figlie entrino nella scarpetta: ad una fa tagliare un dito (“Tagliati il dito, quando sarai regina non avrai più bisogno di andare a piedi!”), ma il principe scopre l’inganno vedendo il sangue che esce dal piede; all’altra figlia fa tagliare il calcagno, ma anche in questo caso l’imbroglio viene smascherato. Solo a Cenerentola la scarpa calza a pennello. Anche il finale originale di questa favola è cruento, prevede infatti che le colombe accechino gli occhi alle sorellastre giunte in chiesa per vedere Cenerentola sposarsi.Cenerentola 2

Redazione

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avatar Articolo scritto da Redazione il 10/05/2014
Categoria/e: Approfondimenti, Primo Piano, Rubriche.



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