Cappuccetto Rosso

Una bimba un po' disubbidiente, una mamma premurosa, la nonna malata, il Lupo cattivo e un attento Cacciatore.... questi gli ingredienti di questa bella favola dei fratelli Grimm

 

Illustrazioni di N.Taylor

Illustrazioni di N.Taylor

C’era una volta una bambina buona e graziosa, che tutti chiamavano Cappuccetto Rosso, perché portava sempre un mantello con cappuccio rosso, che le aveva regalato la nonna. Viveva con la mamma in una casetta vicino al bosco e passava le giornate a giocare tra fiori e animali. La nonna abitava dall’altra parte del bosco e spesso Cappuccetto andava a trovarla; da un po’ di giorni però la vecchietta non stava bene, la mamma aveva preparato una bella crostata e dei biscotti da portarle: “Mi raccomando – disse rivolgendosi alla bambina - prendi la strada per il paese, non passare per il bosco, perché un grosso lupo si è visto da quelle parti! E non ti fermare con nessuno.”

cappuccetto rosso

Ma Cappuccetto, birichina, prese il cesto e si avviò proprio verso il bosco, per raccogliere dei fiori da portare alla nonna. Ma un grosso Lupo la osservava di nascosto e la raggiunse per farne un gustoso boccone. Ma, vedendo la cesta, intuì che dovesse portarla ad un’altra persona. Pensò di concedersi un pranzo ancor più abbondante e chiese per chi era quella cesta. Cappuccetto non sapeva che quello fosse il Lupo e quanto fosse pericoloso parlargli, e dimenticando le raccomandazioni della mamma gli disse che andava dalla nonna malata, che abitava alla fine del bosco. Ricevute le informazioni, il Lupo fece un tratto di strada con la bambina, poi si allontanò di corsa.

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Così, mentre Cappuccetto Rosso si attardava nel bosco, il Lupo di corsa arrivò a casa della nonna e imitando la bambina si fece aprire la porta; balzò addosso alla povera vecchietta e se la mangiò in un solo boccone; poi si mise la cuffia da notte e si coricò aspettando l’arrivo della nipotina. Poco dopo arrivò Cappuccetto; il Lupo per non farsi riconoscere si infilò fino alle orecchie sotto le lenzuola. La bimba si avvicinò al letto e vide quelle enormi orecchie pelose, che sporgevano dalla cuffia, e chiese: - “Che orecchie grosse che hai!? E che occhi grandi?”  e il Lupo imitando la voce della nonna: “Beh.. per sentirti e guardarti meglio, piccina mia!”. Cappuccetto, meravigliata dallo strano aspetto della nonna, continuò a chiedere: “E che bocca grande che hai?”. Il lupo spazientito disse:“Questa bocca è così grande per mangiarti meglio!” e la mangiò in un sol boccone.

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Il lupo, ormai sazio, si rimise a letto e si addormentò. Passò di lì un Cacciatore, che sentendo russare forte si avvicino preoccupato alla casa, pensando che la nonnina stesse molto male. Ma avvicinatosi vide, con stupore, che al posto della vecchietta dormiva proprio quel lupo che da giorni andava cacciando. Sentì poi le vocine di aiuto provenienti dalla pancia, prese il coltello e con un taglio tirò fuori Cappuccetto e la nonna. Il cacciatore portò via il lupo. La nonna mangiò subito la crostata per rianimarsi e Cappuccetto tirò un sospiro di sollievo, promettendo di non disubbidire più alla mamma.

 

 

 

Redazione

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avatar Articolo scritto da Redazione il 28/01/2014
Categoria/e: Favole.



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